martedì 12 dicembre 2017

Jaysh al Fath seconda edizione

Dopo settimane di trattative, la scorsa notte i capi di Hayat Tahrir al Sham, Zenki, Ahrar al Sham e alcune fazioni del Free Syrian Army hanno finalmente raggiunto un accordo per mettere assieme una operation room in grado di tenere testa a Daesh e milizie assadiste.
Si tratta di una versione aggiornata del Jaysh al Fath che tante battaglie vinse.
Si vedrà quanto sia concreta l'intenzione se verranno implementati gli accordi che prevedono restituzione di armi e scambi di prigionieri. Ha giocato molto l'indebolimento di un po' tutte le fazioni e la paura della cosiddetta soluzione politica. Sulla paura ha saputo giocare Al Joulani che ha sapientemente orchestrato e sfruttato la campagna mediatica sulle sconfitte patite da HTS nei confronti di Daesh alleato di russi e assadisti.
Sul fronte politico c'è da registrare la mossa del governo di salvezza nazionale, supportato da Hayat Tahrir, che ha intimato a quello ad interim, sostenuto dalla Turchia, di lasciare le zone del nord liberato. Ciò potrebbe favorire il ricompattamento militare dei gruppi di ribelli e allontanare la Turchia .
A Ginevra invece, De Mistura sarebbe sul solito copione fatto di minacce e ricatti all'opposizione per imporre una transizione con Assad.

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