lunedì 19 giugno 2017

Fissama barqiya, filardi marriya

Makkah, Ramadan 22, 1438, June 17, 2017, SPA -- The Custodian of the Two Holy Mosques King Salman bin Abdulaziz Al Saud issued today a number of royal orders as follows: The Custodian of the Two Holy Mosques King Salman bin Abdulaziz Al Saud issued a royal order amending the name of "The Bureau of Investigation and Public Prosecution " to be "the Public Prosecution" and its chairman shall be called the "Public Prosecutor". The Public Prosecution is directly linked to the King, enjoys full independence, and no one shall interfere in its work. The Bureau of Experts of the Cabinet in conjunction with relevant authorities shall review the regulations of The Bureau of Investigation and Public Prosecution, the code of criminal procedures, other regulations and relevant royal orders, propose amendments in accordance with this order and submit the outcomes within a period not exceeding ninety days from its date in order to complete the necessary legal procedures. --More

Indubbiamente il decreto è parte di un'ampia compagine di atti tesi a riformare l'impianto della giustizia saudita. Non sfugge però, come questa mossa metta ulteriormente spalle al muro l'erede al trono. Togliere a Mohammed bin Nayef il controllo sull'apparato investigativo e giudiziario è indicativo di quanto sta accadendo nelle stanze del potere.

Ieri circolava in rete un video amatoriale dell'incontro tra il ministro della difesa saudita e i vertici della tribù degli al Murrah. Si tratta di una delle tribù più antiche e popolose del Golfo che affonda le proprie radici nella parte orientale dell'Arabia Saudita. Oggi la rappresentanza in Qatar ha emesso un comunicato nel quale reiterava il proprio patto di fedeltà a Sheikh Tamim.
In passato gli al Murrah, che in Qatar sono diverse migliaia e hanno raggiunto posizioni di prestigio all'interno dell'establishment, hanno vissuto momenti burrascosi proprio a causa delle proprie simpatie reali. Parecchi furono puniti per avere tentato di riportare sul trono il nonno dell'attuale emiro dopo che Sheikh Hamad aveva assunto la guida del Paese. Non è escluso che dietro il tentato golpe ci fosse lo zampino della corona saudita.
Mohammed bin Salman è noto per essere un grande coltivatore di relazioni tribali. Spesso è in Yemen per relazionarsi direttamente ai capi tribù. Sicuramente accarezza l'idea di una rivolta da parte degli al Murrah del Qatar. Probabilmente però, è stato lui stesso a fare in modo che il video venisse leakato per mandare un messaggio forte a Sheikh Tamim.

Ci sono diversi indicatori che denotano la crescente influenza di Sua Altezza Mohammed bin Salman in tutti gli ambienti che contano.
Dopo avere incassato la benedizione pubblica dell'Imam della Mecca (ma non del Mufti all'epoca rimasto silente) che si è profuso in lodi per la visita del presidente Trump, qualche giorno fa Sheikh Mohammed al Arifi si è scagliato contro il Qatar a suo parere diventato nemico della religione. Proprio lui che spesso veniva accolto da Sheikh Tamim assieme ad altri imam ritenuti controversi in Occidente. Evidentemente il periodo passato in prigione per aver criticato la gestione del pellegrinaggio ha dato i suoi frutti.
Ieri inoltre, per pochi minuti, il profilo Twitter di al Jazeera Arabic risultava sospeso.
Coincidenza vuole che Prince al Waleed (in affari anche con il governo del Qatar) sia tra gli shareholders del gigante del microblogging. Così come è azionista della Time Warner della quale fa parte Hbo che mandò in onda, prima della crisi del Golfo, il famigerato Veep Qatar.
Quando Mohammed bin Salman iniziò la scalata verso la corona, alcuni royal insiders riferirono di un al Waleed non proprio contento del potere che via via si veniva concentrando nelle mani del giovane principe. Ed è da sempre noto il rapporto non proprio idilliaco che il presidente della Kingdom Holding aveva con Donald Trump. All'improvviso pare avere cambiato idea un pò su tutto.
All'indomani delle elezioni americane Sua Altezza si è dichiarato entusiasta del nuovo corso e più volte in pubblico ha lodato le iniziative di Mohammed bin Salman. Facendo ben attenzione a non sbilanciarsi ovviamente. Ogni settimana, come sottolineato da lui stesso, si sente al telefono o incontra, sia Mohammed bin Nayef che Mohammed bin Salman.
Al Waleed è uomo concreto, oltre che intelligente. E' molto abile nel cogliere le opportunità. Viene da chiedersi però, se dietro questo suo sudden change of heart ci sia il convincimento sincero che il nuovo corso intrapreso dal giovane principe è un passo importante per il consolidamento del suo impero finanziario o se magari anche lui sia stato messo in riga da Mohammed bin Salman, giovane abile nel trovare gli argomenti giusti a seconda dell'interlocutore.

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