domenica 23 aprile 2017

Reshuffle

Da ministro Al Thoraifi ha fatto quello che aveva fatto da direttore di giornale.
Un tocco di internazionalità per favorire il dialogo sia a livello istituzionale che tra la gente.
Ha scelto però il momento sbagliato.
L'Arabia Saudita è in guerra con la galassia sciita e tutti i suoi proxy e i sauditi di canali e giornali stranieri ne hanno a bizzeffe. Adesso vogliono che sia data loro una voce da fare ascoltare al re e al governo. Il malcontento quindi è cresciuto sempre più. Decisamente una maniera pessima per assolvere al compito di ministro dell'informazione in un Paese del Golfo.
Al malcontento si è messa una pezza restituendo parte dei salari degli impiegati statali venuti a mancare per un deficit e facendo fuori il ministro responsabile che è indagato per presunti ammanchi e che mesi addietro aveva avuto la geniale idea di affermare in pubblico che i sauditi sono degli sfaticati che manderanno in fallimento lo stato.
Per il resto sua maestà Salman, risistemando i governatori e piazzando l'altro figlio come Ambasciatore degli Stati Uniti. ha riaffermato il proprio potere interno e una linea estera aggressiva.

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