giovedì 23 febbraio 2017

Jump the Stain the father

Il generale Saltalamacchia è fantastico.
Il giornalista del consiglio regionale della Toscana, che dovrebbe conoscerlo visto che da quelle parti è una celebrità, alla fine dell'intervista (Video ) gli chiede il nome di battesimo e lui che fa ?Risponde come se niente fosse. Io come minimo lo avrei menato.
Questo Saltalamacchia è un pò algido. Non si agita. Almeno in apparenza. E' raro che porti il cappello nelle occasioni ufficiali. Secondo me per ringiovanirsi. Con la pettinatura da paggetto fa più figura.
Deve essere cattivissimo. Ha sempre lo sguardo serio.
Però si commuove quando ricorda il padre. Lo invidio molto perchè sicuramente era, e lo sarebbe anche oggi, fiero di avere un figlio che ha calcato le sue orme raggiungendo la vetta.
Il padre era maresciallo dei carabinieri. Se è lo stesso Mauro Saltalamacchia (da non confondere con il responsabile dell'archivio della guardia di finanza), ha anche suonato nella fanfara dell'Arma. I Saltalamacchia sono tantissimi sparsi in tutta Italia. Specie a Napoli e in Sicilia. Non credo che riuscirò a scovare gli altri due. Mai mettere limiti al destino comunque.

Enniente. Io francamente la vicenda Consip non l'ho seguita perchè ne hanno scritto i soliti giornalacci. Poi ho visto il nome Woodcock e ho lasciato perdere. Se ne occupa anche la dottoressa Parascandolo. Sono soliti entrambi procedere per schemi . Ci vuole metodo per portare a termine un'inchiesta, ma bisogna anche essere flessibili per rendersi conto se ci sono varianti per la strada. Quando si è troppo schematici si rischia di andare a sbattere.
Leggevo di un "mettere in guardia" che è un pò broad come accusa.
Sarà sicuramente vero che il generale Saltalamacchia è molto bravo come dicono, però se è arrivato così in alto deve essere anche intelligente e furbo. Uno come lui non darebbe mai informazioni in modo diretto. Gli avvertimenti possono essere recepiti come tali nell'ambito di un ragionamento ampio e fatto anche de relato. Il problema come al solito non è l'inchiesta ma la montatura mediatica che ne è conseguita.
Saranno stati i servizi segreti deviati ? A saperlo.
Ma il generale veramente voleva andare all'Aisi ?
Uno intelligente non dovrebbe. A parte il ruvido ovviamente.
Lui sta bene dappertutto.

Last but not least l'ex prime puppy continua a scrivere (o a far scrivere) sul blog del suo viaggio americano in cerca di idee. Amadori come al solito invece parla di altro.
Non si capisce mai se Matteo ci fa o ci è.
Qua non ci stanno quattrini nè lavoro. Sogni e idee possono aspettare.
Dice che torna tra poche ore.
Ma Blengini e Toschi lo vanno a piglià all'aeroporto ?

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