giovedì 27 ottobre 2016

Lucida follia

L’unica cosa certa a proposito dell’arresto di Nathan e Patrick Lawwill in Tunisia, è che secondo il giudice Selliti che se ne è occupato, non sarebbero colpevoli di alcun comportamento riconducibile al terrorismo internazionale, così come tuttora invece sostenuto dalla polizia locale. Nelle loro abitazioni e nei dispositivi elettronici non sarebbe stato trovato alcunché di compromettente. Quindi dopo il rilascio sono stati prelevati da un’auto dell’Ambasciata americana.
Che nel contesto generale, potrebbe essere una prima stranezza.
Per il resto, da informazioni provenienti da ricerche fatte da testate americane e tunisine, sappiamo che si tratta di due ragazzi con disturbi mentali molto evidenti che manifestano attraverso violenza fisica e discorsi deliranti sui social. Si sarebbero trasferiti a Jandouba per studiare, ma non risultano ufficialmente iscritti all’università. Dopo la conversione uno dei due si sarebbe sposato.
Risultano timbri degli Emirati sui passaporti e uno dei due non avrebbe regolare visto di soggiorno in Tunisia. In America hanno un curriculum criminale da piccoli delinquenti di tutto rispetto.
Insomma due tipi molto borderline per non dire pazzi furiosi. Daesh di solito si serve di gente psicologicamente fragile e facilmente manovrabile, in modo che non sorgano complicazioni. Sembrerebbero piuttosto soggetti usa e getta diretti dai federali o dalla Cia.
Vedremo se ci saranno sviluppi.

A proposito di pazzia, le agenzie di stampa ieri hanno riportato alcuni stralci della requisitoria del pubblico ministero al processo contro Maria Giulia Sergio ed altri. Il dottor Romanelli avrebbe detto che l’imputata non è da ritenere pazza. E' da considerare valida questa tesi se si vuole scongiurare una qualche attenuante dovuta ad incapacità o infermità mentale.
Da un punto di vista  strettamente giudiziario si tratta di una posizione legittima.

Però bisogna mettere in chiaro una cosa.
Quella donna, come tutti quelli che aderiscono a Daesh, non è normale.
Sennò passa l’idea che il musulmano tipo, una mattina possa svegliarsi credendo e pensando quanto sostenuto dalla Sergio nelle interviste concesse ai media italiani o nei dialoghi registrati dagli investigatori. Il musulmano medio, anche chi come me studia da anni su testi in inglese non avendo ancora imparato l’arabo, certe cose non le pensa nemmeno nell’anticamera del cervello.
Non picchia i genitori. Non gli impedisce di vedere i figli per il solo fatto di non essere musulmani.
I khawarij sono dei deviati. Lucida follia è la definizione appropriata.
Maria Giulia è decisamente consapevole di quanto sta facendo o ha fatto.
Ma per un musulmano, tutto ciò che dicono e fanno quelli come lei, non è normale. E non è Islam.
A noi non rimane che pregare Allah affinchè la riporti sulla retta via.

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